Il dumping da disco

Guardiamo in faccia la realtà: Il dumping dei supporti magnetici (in particolare del Commodore 64) è la quintessenza del retrocomputing! Una tappa obbligata per chiunque si consideri un vero appassionato e che può regalare quella stessa sensazione che devono aver provato i primi avventurieri, all’inizio del secolo scorso, ad entrare nelle sale buie e inviolate delle misteriose piramidi d’Egitto. Immaginate infatti di riuscire a recuperare un disco illeggibile, scovato in qualche cantina umida e polverosa e di adoperarvi con cura e dedizione fino a riuscire a renderlo leggibile e infine a trasferirlo su file per poi caricare la directory e ritrovare dei piccoli tesori dimenticati che prima del vostro lavoro erano irrimediabilmente compromessi se non destinati a scomparire per sempre. Non fraintendiamoci però, l’attività di dumping è un vaso di Pandora dal quale possono uscire centinaia di insidie ed è una strada irta di ostacoli e costellata di imprevisti che possono seriamente mettere a rischio la stabilità dei vostri nervi ma le emozioni e le ricompense che è in grado di offrirvi ripagheranno comunque ogni vostro sforzo. Tuffiamoci allora senza ulteriori indugi nel merito della questione: per non mettere troppa carne al fuoco tratteremo più avanti, sulle pagine di RetroMagazine, l’aspetto tecnico del dumping per lasciare questa volta maggiore spazio all’aspetto prettamente pratico del trasferimento da disco e poterci così immediatamente catapultare nel fantastico mondo del dumping.
Attualmente esistono diversi metodi molto efficaci per il trasferimento dei dischetti floppy del Commodore 64.

Di seguito un breve elenco dei più popolari:

SuperCardPro: Il SuperCardPro è un dispositivo harware di lettura “Flux” e come altri lettori simili gestisce la lettura di dati di flusso non elaborati (RAW). È in grado di effettuare copie a livello di settore e può convertire i dati RAW in formati che possono essere usati sugli emulatori.

KryoFlux: Il KryoFlux è un dispositivo hardware che legge il disco floppy non come un insieme di dati ma come flusso magnetico effettivo dei dischi stessi. Quello che si ottiene, nella stragrande maggioranza dei casi, è un’immagine del disco che include qualsiasi protezione dalla copia, schemi di scrittura insoliti ed altri stratagemmi usati per mischiare le carte.

ZoomFloppy / XUM1541: Lo ZoomFloppy è una soluzione molto pratica ed economica per il trasferimento dei dischetti e oltre alla modalità seriale supporta anche, via connessione parallela, un protocollo Burst Nibbler per copiare e trasferire le protezioni dei dischi. In più consente di collegare le stampanti Commodore al PC.

In questo articolo parleremo esclusivamente di quest’ultimo hardware, essendo il più diffuso tra gli appassionati.
Lo ZoomFloppy consente il trasferimento dei dati e la creazione di immagini disco .d64, .d71, .d81, .g64, .nib dall’unità disco 1541, 1541-II e compatibili, 1571 o 1581 al PC e viceversa, mediante la connessione con il cavo di connessione seriale IEC (lato ZoomFloppy) e microUSB (lato PC). Utilizzando invece il cavo parallelo (lato ZoomFloppy) si possono trasferire con successo anche dischi protetti nella modalità Nibble.
Con il 1571 la modalità Nibble è possibile anche con il solo cavo di connessione IEC seriale.

Collegato con il cavo seriale lo ZoomFloppy leggerà il contenuto di un dischetto floppy CBM settore per settore creando un file .d64 attraverso il programma d64copy del pacchetto software OpenCBM.
Attraverso la connessione parallela invece, come abbiamo accennato in precedenza, sarà possibile utilizzare la modalità Nibble che permetterà di copiare anche i floppy disk protetti. In questa modalità lo ZoomFloppy leggerà i dati non elaborati (raw bits) di ogni traccia senza alcuna interpretazione creando dei file .nib / .nbz (che poi potranno essere convertiti in .g64 per utilizzo con gli emulatori) attraverso il programma Nibread del pacchetto software Nibtools.
Per chi non ama la linea di comando e preferisce utilizzare una interfaccia grafica è disponibile CBMXfer che offre una GUI molto intuitiva.

È opportuno dire che è preferibile utilizzare un 1571 perché, mentre con il 1541 si può abilitare la modalità nibble solo attraverso la connessione con il cavo parallelo, con il 1571 è sufficiente il cavo seriale. Inoltre il 1571 solitamente ha meno problemi di allineamento rispetto al 1541. Infatti quest’ultimo trova la traccia zero cercando indietro le tracce 35 o 40 dalla sua posizione corrente: questo spesso porta il meccanismo della testina a picchiare duramente l’arresto e a lungo andare tutto ciò ha un impatto decisamente negativo sull’allineamento dell’unità. Il 1571, invece, non mostra un simile comportamento consentendo di avere problemi di disallineamento molto più bassi.
Concludiamo il discorso segnalando una soluzione “fai da te” per realizzare una versione “a basso costo” del progetto originale dello ZoomFloppy. E’ possibile infatti costruire un XUM1541 utilizzando una board Arduino ProMicro che può essere acquistata al costo di circa 6€ nel mercato europeo. Flashando il ProMicro con un opportuno firmware e collegandolo all’unità seguendo il giusto pinout avremo un affidabile ed economico dispositivo per la nostra attività di dumping da disco. Se invece volete acquistarlo già completo potete cliccare su questo link: https://kosciuskomedia.com/store/

Come di consueto chiudiamo il nostro articolo invitandovi come al solito a dumpare sempre i vostri dischetti per preservarli dall’inevitabile decadimento, in modo da poterli in futuro ripristinare e poi condividere con la comunità internazionale secondo lo spirito che accomuna gli autentici appassionati di retrocomputing e anche per poter disporre di un backup allargato nel caso doveste perdere i vostri dumps. Ci sono ancora molti applicativi, giochi, cracks, intros, immagini e file musicali che aspettano di essere dumpati (specialmente per quanto riguarda tanta produzione italiana) che portano con sé storia, ingegno, cultura e anche i ricordi di chi li ha vissuti: forse proprio tu che ora ci stai leggendo puoi aiutarci a recuperarli per preservarli non solo per te stesso ma anche per tutti quelli che in futuro li vorranno apprezzare.
Chiunque fosse interessato ad aiutarci in questa eroica missione o volesse aiuto per dumpare o semplicemente volesse sostenerci in qualche modo può contattarci scrivendoci un email oppure attraverso la nostra pagina web o se predilige l’uso dei social iscriversi al nostro gruppo facebook.

Il dumping da disco
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