Le appendiamo all’albero, ci tiriamo addosso quelle di neve, splendono con tanto di scia sulla grotta dove dorme (?) il bambino Gesù. Alla fine cosa sarebbero queste festività senza di loro? Il lockdown ce le fa nominare spesso, soprattutto quando il gatto o il pargolo di casa le staccano dall’albero
E’ da molto tempo che non scrivevo per il blog, di mezzo c’è stato un virus chiamato Covid-19, e se vogliamo anche poca voglia. Un blog è come un hobby che bisogna mantenere vivo nel tempo, e a volte capita che purtroppo non si riesca a farlo. Questa vuole essere
Correva l’anno 1990, il primo di un lungo decennio che ci avrebbe fatto sognare tra musica, film, vacanze al mare e….Videogiochi! In quei anni uscirono parecchi titoli per il Commodore 64 anzi titoloni che ci facevano correre nei negozi e stare ore e ore ad osservare le bellissime copertine dei
Non è una vera e propria recensione ma un “VS” fra due giochi che hanno fatto la storia dei picchiaduro sul Commodore 64: International Karate e IK+. International Karate nasce nel 1986 da un “scopiazzatura”, così dicono i posteri, di “The way of the exploding fist”, videogioco nato l’anno prima
Dopo la nostalgica introduzione alla meravigliosa macchina Commodore, mi sembra corretto, per questa seconda parte, fare un viaggio attraverso quelle “applicazioni”, anche se il termine è inesatto, che ne hanno fatto l’Home Computer da gioco per eccellenza degli anni 80: i videogiochi. Alla fine degli anni 70 e agli inizi
Avevo circa 4 o 5 anni quando quel natale papà decise di acquistare un computer. Non sapevo nemmeno di cosa si trattasse, la vedevo come una scatola magica che faceva uscire suoni e immagini. Con un cavo video lungo tipo 3 metri e i 2 joystick, attaccato a una tv