Dylan Dog: Gli uccisori

Siamo nel lontano e (ahimè) rimpianto anno 1986.

Da un idea di Tiziano Sclavi nasce un fumetto che cambierà la storia di molti, Dylan Dog. Dopo l’intramontabile cowboy Tex Willer e il criminale Diabolik arriva anche l’indagatore dell’incubo!

Sulla trentina d’anni, sempre vestito con camicia rossa, giacca nera, jeans e scarpe Clark, è un personaggio sempliciotto ex poliziotto di Scotland Yard. Affiancato dal suo assistente baffuto ed occhialuto Groucho sempre con la battuta pronta e fa il suo esordio con l’albo ” L’alba dei morti viventi”.

DYLAN DOG N.1 -L’ALBA DEI MORTI VIVENTI

Iniziai a seguirlo dal numero 59 “Gente che scompare” e lo comprai per pura curiosità. Fù amore a prima vista e da allora non mi persi mai nessun numero e pian piano comprai anche gli arretrati.

Sotto il periodo natalizio la Simulmondo sviluppò il primo gioco ufficiale di Dylan Dog “Gli uccisori” titolo di uno dei primissimi album, precisamente n.5 Così corsi in una libreria che vendeva anche fumetti usati e mi procurai quel numero.

La storia nel fumetto non era collegata direttamente a quella del videogioco, salvo il contesto e diverse citazioni, ma era come un secondo episodio ma con maggior azione.

Ambientazione tipicamente horror splatter e ovviamente noi come protagonisti. Tutto inizia con un invito ad una festa che si tiene nel castello del Dottor Evil, strano e oscuro individuo ma forse anche interessante dato che il nostro protagonista accetta l’invito senza farsi troppe domande.

Una volta giunto lì, gli ospiti bevono un drink e si trasformano in feroci assassini che uccidono ogni cosa che vedono muoversi.

Dylan unico ad non aver bevuto ( essere astemi a volte paga) si ritroverà ad affrontare orde di assassini, risolvere enigmi, e si troverà faccia a faccia con il professor Evil dove metterà fine all’incubo.

La musica ad inizio gioco è parecchio atmosferica e suggestiva da giocare con le luci spente, coinvolgente e motivante dal punto di vista giocabile. Il nostro protagonista sarà armato di soli pugni e della suo inseparabile revolver stile western con soli sei colpi che vanno usati al momento giusto e con il nemico giusto dato che alcuni uccisori non potranno essere eliminati nè con pugni nè con armi bianche reperibili lungo il percorso. L’ambientazione come abbiamo detto è l’intero castello con schermate fisse suddivise su due piani raggiungibili con le scale o con l’ascensore in alcuni punti; Il nostro compito oltre a quello di uccidere tutti i presenti per poter finire il gioco al 100% ( non che ciò influisca sul finale) sarà quello di recuperare oggetti essenziali per proseguire il gioco come ad esempio chiavi per sbloccare le porte del rispettivo colore e risolvere enigmi che verranno forniti dai pochissimi sopravvissuti ancora sobri, enigmi che possono sbloccare passaggi ma anche trappole delle quali fare attenzione prima che finisca la partita un pò in fretta.

Durante il menù di pausa comparirà l’inventario con gli oggetti in possesso, la salute di Dyln contraddistinta da una lapide che man mano si alza ad ogni colpo ricevuto, il limite di tempo sempre contraddistinto da una lunazione e il famigerato numero 666 ( anche numero di targa del maggiolino di Dylan) che diminuisce ad ogni uccisione ed ogni enigma risolto; Riuscirete a portarlo a 000? E soprattutto riuscirete a trovare il Dottor Evil e porre fine a questo incubo ad occhi aperti?

Simulmondo – “Dylan Dog – Gli uccisori” (parte 1)
Simulmondo – “Dylan Dog – Gli uccisori” (parte 2)
Simulmondo – “Dylan Dog – Gli uccisori” (parte 3)

Spero che questa mia recensione sia stata di vostro interesse:

Daniele Brahimi.

Copyright e informazioni:

EditoreSimulmondoMusicaStefano Palmonari (dustbin)
CopyrightSergio Bonelli EditoreTitlescreenIvan Venturi 
Anno1992GenereAvventura, Platform
CodiceNicola FerioliGraficaIvan Venturi

Dylan Dog: Gli uccisori
Numero totale sessioni: 762

©2018 - 2024 Dump Club 64. Tutti i diritti riservati.

Accedi