The NewZealand Story

Nella Calda estate del 1989, oltre a godermi il tredicesimo scudetto dell’Inter trascinata dai due tedeschi Matthaus e Brehme, uscì per Commodore 64 una delle migliori conversioni: The NewZeland Story! Un simpaticissimo arcade platform game prodotto da Taito ed edito da Ocean Software, casa che ogni utente sessantaquattriano dovrebbe conoscere come il palmo della propria mano. Il protagonista del gioco è un timido kiwi di nome Tiki ( ma da quand’è che sono gialli?) un “pulcino” armato di arco e frecce che dovrà farsi strada attraverso decine e decine di livelli che si svolgono in tutta la Nuova Zelanda in località realmente esistenti come Auckalnd, Rotorua ecc. Tutto comincia quando Tiki gioca spensierato con i suoi amichetti in un parco e all’improvviso comprare un tricheco che rapisce tutti ma fortunatamente Tiki riesce ad uscire dal sacco all’insaputa del tricheco. Comincia così la caccia nei vari livelli per liberare i suoi amici rinchiusi in delle gabbie ad ogni fine livello.

Lo stile di gioco è quello dei platform, ossia saltare da una piattaforma all’altra eliminando i nemici fino alla fine del livello, nel gioco furono aggiunte delle interessanti modalità come salire su palloni che i nemici lasciano una volta sconfitti. I palloni possono essere di diverse forme e avevano diverse funzioni, ad esempio quello a papera che è veloce ma poco maneggevole ( su C64 la velocità era la stessa per tutti), a cuore o anche come un ufo che spara raggi laser ! Si può anche nuotare sott’acqua con tanto di maschera e barra di ossigeno che ci dirà quando sarà il momento riprendere fiato. Sono inoltre presenti parecchie armi che i nemici lasciano cadere, oltre a power up, vari gadget e frutti che ricordano Bubble Bobble, altro gioco simile per C64 oppure il più recente gioco Kirbys per Wii. Tra le armi ci sono bombe, pistole laser e bastoni del mago. Ogni tre o quattro livelli circa ci sarà un boss da affrontare ,tutti avranno un proprio punto debole, partendo dalla balena di ghiaccio nel primo mondo, la seppia di pietra nel secondo mondo e così via fino ad arrivare al tricheco, liberando così tutti i nostri amici. Nella versione arcade una volta terminata l’ultima vita, si poteva essere trasportati in paradiso, un mondo pieno di aculei non facili da evitare; Se si trovava la strada segreta si aveva diritto ad un altra vita, altrimenti una volta arrivati al cospetto della Vergine Maria la partita finiva comunque. Altra mancanza nella conversione C64 sono i portali che permettevano di teletrasportarsi tra un livello e l’altro arrivando prima verso i livelli finali.

Accumulando le “paghette” riuscii finalmente a comprarmi il gioco in cassetta. Rimasi colpito dalla musica fedele all’arcade, ma fui deluso per le mancanze sopracitate. Tutto considerato era un titolo ben fatto, divertente ma anche abbastanza difficile che per mesi caricai solamente con il Datassette. Erano gli anni d’oro in cui la Ocean Software fece uscire parecchi titoloni e le vetrine dei negozi di informatica e di dischi erano addobbate di computer e giochi dal consumismo facile per tutti noi. In questi giorni difficili dove tanti sono costretti a stare chiusi in casa, propongo di distrarci in famiglia con questo bel gioco , e magari ci trasporterà di nuovo in quei favolosi anni 88/89 dove l’Inter strappò lo scudetto al Napoli di Maradona e al Milan degli olandesi  .

Qua sotto potrete scaricare il gioco e a tutti i nostri lettori auguro le cose più belle .


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The NewZealand Story
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