HALLOWEEN 2021

Per notte più spaventosa dell’anno c’è chi si organizza per passare qualche ora spensierata con gli amici magari travestendosi da fantasmi o da zombie, e c’è chi decide di trascorrere la notte nei luoghi più paurosi d’Italia: castelli, ex manicomi, chiese sconsacrate e altri luoghi ad alto tasso di brividi. È il caso degli appassionati dell’Italian Paranormal Research, che abbracciano la teoria delle impronte energetiche alla ricerca non di fantasmi intesi come anime dei defunti ma di momenti storici impressi nel tempo che riescono ad emergere durante una stimolazione specifica! Per questa occasione questi ardimentosi del brivido hanno selezionato alcuni manieri che visiteranno questa notte alla ricerca di tracce paranormali. Vogliamo anche noi seguire questo il loro esempio ma seduti comodamente in compagnia del nostro amato C64 proponendovi altrettanti manieri tra i più infestati degli 8 bit.

Castello di Fumone (Frosinone)

Ritratto della duchessa Emilia Caetani

Passato alla storia come prigione di papa Celestino V, fu fortezza inespugnabile. Si narra di nemici fatti prigionieri e murati vivi al suo interno e che ancora oggi i visitatori avvertano le urla di dolore dei malcapitati. Il castello conserva nel suo interno il corpo imbalsamato del piccolo marchesino Francesco Longhi, avvelenato secondo la leggenda ed ucciso dalle sorelle a solo 5 anni nel 1800. Il piccolo era infatti l’unico erede maschio della casata e avrebbe ereditato ogni cosa. Secondo la leggenda, ogni notte la mamma del “Marchesino” che fece mummificare il cadavere ,si recherebbe nella stanza dov’è conservata la teca con il corpo di suo figlio per abbracciarlo e cullarlo. Quando calano le tenebre, quindi, i passi del fantasma riecheggiano nel castello e si odono nenie e singhiozzi. C’è chi giura di aver sentito pianti e lamenti e chi chi racconta di luci che si accendono da sole e mobili spostati chissà come.

Il Dumpclub64 propone: Dark Castle



Castello di Bardi
(Parma)

Dove c’è un castello, prima o poi compare anche il relativo fantasma. Quello di Bardi ha la particolarità di essere stato addirittura “fotografato”. La fortezza del cavaliere fantasma Moroello, principale attrattiva del castello di Bardi (Parma) isolato su uno sperone di roccia. Il fantasma di Moroello, nell’arco dei secoli, è infatti apparso vicino al mastio a volte accompagnato da una sommessa e triste musica. La leggenda narra che il bel cavaliere si tolse la vita al ritorno dalla guerra, una volta appresa la notizia del suicidio della sua dolce Soleste. Credendolo morto, la giovane si era gettata dal mastio dopo aver visto avvicinarsi al castello truppe con le insegne nemiche. Soleste non poteva però sapere che quelle divise erano state indossate da Moroello e dai suoi uomini in spregio al nemico battuto.

Il Dumpclub64 propone: Castle of Terror


Rocca Ubaldinesca (Ancona)

Nel cuore del Montefeltro, in provincia di Pesaro e Urbino, svetta l’imponente rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro ‒ La storia della Rocca, come tutte le fortezze, è stata funestata da eventi cruenti e morti inspiegabili. La particolare carica energetica che si respira tra le mura della Rocca Ubaldinesca e le apparizioni di diversi fantasmi hanno richiamato, nel corso degli anni, numerosi medium e cercatori di fantasmi, amanti dei riti magici, ecc… Sarebbe stato avvistato lo spettro di una giovane donna piangente e la figura di un castellano rozzo e feroce, che ai tempi era solito terrorizzare le giovani dame della Rocca. Tra le manifestazioni delle entità presenti, ci sarebbe anche la sagoma eterea di una donna, presumibilmente Elisabetta Valentini, uccisa nel 1611 dal marito dopo essere stata colta in flagrante di tradimento. Ed infine, ma non meno inquietante, ci sarebbe la manifestazione di un fantasma con i baffi, basco con piuma e un mantello di velluto marrone, che in prima ipotesi verrebbe associato al feroce Valentino, al secolo Cesare Borgia, vissuto nella Rocca intorno al 1500. Qualcuno, invece, associa questo spettro all’anima inquieta di Corrado Cariati, ucciso dai Malatesta nel 1378. Si racconta che ogni anno, nella notte del 26 agosto, presso l’antica porta di entrata si formi un coro fatto di bisbigli confusi, grida, gemiti di pianto e il rumore di un crepitio come fosse stato appiccato un incendio. Da un momento all’altro, si manifesterebbero gli spettri di antichi cavalieri, vestiti in abiti dell’epoca e in sella ai loro cavalli, che percorrono l’antico acciottolato come guidati da un’antica maledizione.



Il Dumpclub64 propone: Castle Master 1 e 2


Castello di Vettignè
(Vercelli)

Dipinto di Facino Cane

Immerso tra le risaie del Vercellese, Il castello di Vettignè è un antico edificio di origine medievale situato nell’omonima frazione di Santhià. Il toponimo Vettignè deriva dal Vectigal che era il dazio che si pagava per ottenere il diritto di passaggio dal borgo, che all’epoca era il crocevia tra la Via Svizzera e la Via Francigena, detta anche Via Francesca. Stando a una leggenda il sanguinario capitano di ventura Bonifazio, detto Facino Cane, che le fonti più accreditate ritengono nato a Casale Monferrato, sarebbe invece originario di Vettignè; proprio per questo il borgo di Vettignè e la stessa  Santhià  sarebbero stati gli unici centri della zona ad essere risparmiati dalla furia del condottiero ,che lasciò dietro di sé una scia di saccheggi e morte.

Il Dumpclub64 propone: Castle of Dr. Creep 1 e 3


Castello di Vezio
(Lecco)

Ritratto della regina longobarda Teodolinda

Luogo da favola sul lago di Como che ospita la leggenda (e il fantasma) della regina longobarda Teodolinda. Teodolinda fu la famosa regina dei longobardi e attorno a lei circolano numerose leggende, si narra che la corona sia stata forgiata con uno dei chiodi utilizzati per la crocifissione di Gesù Cristo. La leggenda narra che Teodolinda da poco convertita al Cristianesimo, abbia sognato il Salvatore che le diceva di costruire una chiesa nel luogo dove avrebbe visto posarsi una colomba bianca . Durante un battuta di caccia nei suoi territori, la regina decise di riposarsi e in sogno le apparve la colomba bianca che si posa poco distante da lei e pronuncia la parola “Modo” (qui) alla quale lei risponde “Etiam” (si), indicandole così il luogo esatto dove edificare l’edificio religioso. Fece costruire la chiesa di San Martino con l’antico campanile a forma di torre, ed il castello di Vezio unitamente all’oratorio di Sant’Antonio per lasciare una traccia visibile della sua fede nel Cristianesimo. Le spoglie della regina riposano all’interno del Duomo di Monza, ma si racconta che il suo spirito vaga tra mura del castello di Vezio e che nelle notti scure e senza luna lo si veda vacare per i corridoi e sulla torre del castello. I racconti di molte persone, tramandate da anziani del posto, giurano di aver visto una figura chiara esporsi dalla torre del castello in più occasioni duranti le notti senza luna.

Il Dumpclub64 propone: Beyond Dark Castle

Castello di Montebello (Rimini)

Guendalina Malatesta (Azzurrina)

Per ultimo vogliamo ricordare il Castello di Montebello, dove si racconta la storia di Azzurrina. Azzurrina visse nascosta e reclusa tra le mura della Rocca, figlia di Ugolinuccio o Uguccione, feudatario di Montebello nel 1375. Era il 21 giugno quando, nel nevaio della vecchia Fortezza, la bambina che all’epoca aveva solo 5 anni, scomparve scendendo per una piccola scala, senza lasciare più traccia.., La rima recita “Aveva gli occhi color del cielo e i capelli chiari coi riflessi azzurrini …” in realtà la bambina nacque con capelli bianchi, era albina, e i genitori, per difendere o meglio per nascondere la figlia le tinsero i capelli di nero. La superstizione popolare dell’epoca collegava l’albinismo a eventi di natura diabolica, cosi la madre avrebbe deciso di tingerle periodicamente i capelli. Ma il bianco dell’albinismo non trattiene il colore, reagisce al pigmento diventando azzurro. Si narra che, allo scadere del solstizio d’estate di ogni lustro, un suono proveniente da un sotterraneo cunicolo faccia ancora sentire i richiami della bambina.  Ad alcuni sembra un pianto di bambina, ad altri una risata, molti dicono di sentirci una voce, di distinguerci una parola, tanti altri sostengono di non sentirci né più né meno che vento e pioggia nel temporale. Lasciando libera l’interpretazione, vi invitiamo a visitare il Castello, affinché anche voi possiate formarvi un personale giudizio.  

Il Dumpclub64 propone: Hassle Castle

Non ci resta che augurarvi buon divertimento!!

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