45° Dumping Dragon Soft

Il Prezzo della Negligenza

Negli ultimi anni, la nostalgia per il passato ha portato molti a riscoprire strumenti e tecnologie che un tempo erano all’avanguardia, ma che ora rischiano di svanire nell’oblio. Di recente, ci siamo trovati a dover raccontare una storia che potrebbe sorprendere molti: Topsvago Bartop Arcade, un nuovo amico conosciuto su Facebook, ci aveva inviato un cartone pieno di floppy (circa 100) per cercare di preservarli. Appena arrivato il pacco, ci siamo subito resi conto che era una missione quasi impossibile. I floppy erano ammuffiti e marci, incollati uno sopra l’altro, con copertine illeggibili e supporti deformati. Era evidente che avevano pagato il prezzo della negligenza e della stupidità umana, vittime di un’accumulo avido che li aveva lasciati a morire in una cantina umida e fredda. Cosa sia successo esattamente non lo sappiamo; sappiamo solo che il cartone con i floppy è stato poi ritrovato affianco a un secchio dell’indifferenziata, una visione che fa male al cuore. Quei floppy, un tempo portatori di ricordi e momenti felici, avevano rappresentato la felicità di qualche ragazzo, e ora si trovavano a rischiare l’annientamento, simbolo di una cultura che spesso dimentica il valore delle proprie radici.

In tanti anni che facciamo preservazione, non avevamo mai incontrato una situazione simile. Esaminando ogni supporto uno ad uno, abbiamo trovato solo una manciata in condizioni discreti; gli altri erano tutti da buttare, e nessuno avrebbe mai scommesso su di loro. Muffa, residui di ruggine, quasi tutti i floppy presentavano l’immagine impressa dell’apertura del disco sul supporto. Una trentina di floppy sono stati buttati immediatamente, copertine e floppy erano diventati un tutt’uno, un blocco unico, incollati tra loro da anni. Gli altri settanta sono stati estratti pian piano dai loro supporti e messi a bagno in acqua tiepida e sapone.

Dopo averli puliti con cura, uno ad uno, sono stati asciugati e abbiamo tentato di eseguire il dump, inserendoli singolarmente in custodie vuote. Abbiamo ripetuto questo processo per tutti e settantuno i floppy, procedendo avanti e indietro fino al completamento del lavoro. E’ stato un lavoro faticoso e di pazienza, ma ha dimostrato la nostra perseveranza e determinazione nel preservare questi piccoli tesori. Nonostante le sfide e le frustrazioni che abbiamo affrontato lungo il cammino, la gioia di scoprire nuovi titoli e di preservare pezzi di storia videoludica ci ripaga di ogni sforzo. La nostra passione per il retrogaming e il desiderio di mantenere viva la memoria di questi giochi ci spingono avanti, e ogni scoperta è un piccolo trionfo.

Per la copia, abbiamo utilizzato un’unità 1541II abbinata all’Ultimate II+, che ci ha consentito di monitorare eventuali errori durante il processo. Spesso i supporti necessitavano di ulteriori pulizie e, solo dopo numerosi sforzi, siamo riusciti a completare la copia in modo accurato e senza errori. Molti supporti inoltre presentavano piccole pieghe e segni di usura evidenti, come cicatrici, righe e puntini, così ci siamo trovati a dover assistere il pressore, spingendolo delicatamente verso la testina con un dito, per garantire una lettura del floppy il più fluida e precisa possibile.

“Highlander” L’immortale.

Conclusione:

Sono passati oltre 40 anni da quando si iniziarono ad usare i primi floppy per il Commodore 64, e, a seconda delle marche dei supporti utilizzati, già dopo pochi anni si poteva celebrare la morte fisica di qualche disco. Già allora un campanello d’allarme si era alzato, ma pochi riuscirono a captare il segnale. Alcuni, i più avveduti, iniziarono comunque a preservare i programmi più importanti facendo più copie di backup dello stesso disco.

Il nostro “Highlander” il disco fisico, se potesse parlare, sarebbe il testimone dell’abbandono e della negligenza che queste reliquie storiche hanno subito. Questo articolo non è solo un racconto di recupero, ma un avvertimento severo: la muffa e il degrado non aspettano, e ogni giorno che passa rende il recupero più difficile e meno probabile. È un invito a non rimanere passivi, ma a prendere iniziative per preservare ciò che è rimasto.

Un altro aspetto cruciale da considerare è cosa accadrà alle nostre collezioni una volta che noi non saremo più qui per occuparcene? Quando ci lasceremo alle spalle questo mondo, è probabile che i nostri cari non vedranno il valore di ciò che abbiamo accumulato. Le mogli esulteranno, i figli si libereranno di tutto, avendo bisogno di spazio per far posto alla modernità e agli oggetti del XXI secolo. Il nostro lavoro e la dedizione investiti andranno così inevitabilmente perduti, ridotti in discarica o abbandonati in qualche secchio di condominio.

Abbiamo un dovere verso la nostra storia e le generazioni future. Dobbiamo preservare questo patrimonio, non possiamo permetterci di ignorare quest’urgenza. È il momento di agire! Non possiamo più rimandare. Ogni piccolo sforzo conta, ogni programma ripristinato è una memoria salvata, ogni disco archiviato è un pezzo di storia preservato. Solo attraverso un impegno collettivo e una consapevolezza condivisa possiamo garantire che l’eredità del nostro passato non venga dimenticata, ma continui a vivere per le generazioni a venire. La responsabilità è nelle nostre mani: agiamo ora, per noi stessi e per il futuro.

Elenco programmi preservati:

Oggi siamo entusiasti di condividere con voi questo lavoro e di vedere l’entusiasmo che susciteranno nella comunità. Siamo certi che molti di voi saranno felici di riscoprire questi tesori dimenticati. Non vediamo l’ora di ricevere i vostri feedback e di condividere insieme i ricordi di queste avventure videoludiche. Grazie a tutti per il vostro supporto e per essere parte di questa avventura.

RL

Un ringraziamento sincero va a Topsvago @arcade.topsvago per il contributo dato.

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